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mercoledì, luglio 16

L'allarme del garante: «Rischio derive da Youtube e social network» ossia la “pubblicità comportamentale”

Stralcio di articolo tratto da Corriere.it

Il Garante per la privacy Francesco Pizzetti nella Relazione Annuale al Parlamento mette in guardia dalle possibili insidie di Internet, puntando il dito sul rischio di derive che possono nascere soprattutto da Youtube e Social network; reti che si diffondono sempre di più e attraverso le quali si scambiano milioni di dati ma che i giovani usano con spensieratezza e inconsapevolezza. Un mondo che "è la frontiera più avanzata" della protezione dei dati personali.

LA RETE - Il Garante ha sottolineato che insieme alle altre Autorità europee, monitora attentamente il continuo svilupparsi di nuovi servizi ed opportunità sulla rete. E se da un lato l’Authority promuove le innovazioni, come quelle promosse da Google, quali la localizzazione geo-satellitare, la detenzione in siti protetti dei dati sanitari degli utenti, l`archiviazione in siti dedicati di tutto il traffico mail degli utenti. Dall’altro spiega: «Ne vediamo però anche le possibili derive». «Assistiamo - avverte il Garante - con vigile attenzione al diffondersi di Youtube e dei nuovi Social Networks, quali, tra i tanti, Myspace, Facebook, Asmallworld, che consentono a milioni e milioni di persone di scambiarsi notizie, informazioni, immagini, destinate poi a restare per sempre sulla rete».

RISCHI PER I GIOVANI - E questa diffusione e scambio di dati «può determinare in futuro, specie nel momento dell`accesso al lavoro, rischi anche gravi per giovani e giovanissimi, che spesso usano queste tecnologie con spensieratezza e inconsapevolezza». Di fronte a queste nuove sfide e criticità il garante sottolinea la necessità di indicazioni chiare: «Sentiamo il dovere di dare al più presto su tutte queste novità indicazioni chiare, anche per consentirne agli utenti un uso più attento e informato». E tra le ’insidie’ più temibili e non più solo futuribili, il Garante annovera il diffondersi della cosiddetta "pubblicità comportamentale", che utilizza la navigazione in Internet per inviare pubblicità mirata sulla base di gusti, interessi e comportamenti personali; o il geomarketing che, sfruttando il controllo satellitare, è in grado di seguire spostamenti e offrire in ogni località i prodotti e i servizi preferiti. «È - conclude Pizzetti - il mondo affascinante e difficile in cui viviamo», "è il mondo del cybercrime", "il mondo di una libertà virtuale senza confini", "è il mondo della ipervelocità", e «per l’Autorità di protezione dati è la frontiera più avanzata. Quella sulla quale dobbiamo trovare ogni giorno il giusto punto di equilibrio».

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