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venerdì, novembre 20

Undersea Billboards


Qualche settimana fa, il ritrovamento di vecchie carte, ha permesso di ricostruire l'incredibile storia di Ivar Haglund, un ristoratore di Seattle che, credendo nella potenziale e imminente affermazione del sommergibile come diffuso mezzo di trasporto civile, nei lontani anni '50 aveva partorito l'assurda idea di ancorare sui fondali del Puget Sound alcuni billboards promozionali in grado di raggiungere il futuro e subacqueo target.
I risultati delle perlustrazioni, avviate dopo la dichiarazione di autenticità dei documenti rilasciata dal rinomato storico Paul Dorpat, hanno finito per confermare l'effettiva presenza di vecchi cartelloni pubblicitari sottomarini.





L'entusiasmo suscitato dal ritrovamento e l'attenzione dei media sono stati però ben presto seguiti da una secca smentita: l'assurda faccenda altro non era che una bufala, organizzata in grande stile dall'agenzia Heckler Associates per la promozione dell'Ivar's Seafood Restaurant.
Fonte: Quietglover

7 commenti:

  1. Se Viral vuol dire bufala qual'è la vera marcia in più del marketing non convenzionale? Inventarsi delle puttanate? La forza di un'idea non ha bisogno di inventar menzogne...

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  2. non generalizzare. gli hoax media, le bufale possono essere annoverate "tra" gli strumenti a disposizione per ottenere un effetto virale.

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  3. Ok. Se c'è una sorta di legge che tutela la bufala vuol dire che sta alle regole. Ben per loro.
    Mi permettimi di dire allora che se diventa convenzionale l'inconvenzionale bisogna inventare sempre nuovi nomi per pubblicità non convenzionali, dove ho sempre creduto che prevalesse il genio piuttosto che un business plan. Non metto in discussione la tecnica, ma originalità e sincerità. Perchè essere presi per il culo, va bene, ma ci vuole garbo. Ho visto cose bellissime su questo sito per le quali ho pensato, ma non poteva venire in mente a me? In questo caso semplicemente non vorrei essere il padre di questa idea... Regards!

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  4. se tutto fosse bello e originale, niente sarebbe bello e originale. ;)
    PS: ma come ti chiami...non penso Anonimo!!

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  5. ciao anonimo. da ciò che scrivi è evidente come l'interesse per un video pubblicitario sia molto soggettivo, ma è altrettanto evidente (per il fatto che siamo qui a confrontarci su di esso) che la forza virale di questo video sia oggettiva.

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