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Visualizzazione post con etichetta buzz marketing. Mostra tutti i post
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mercoledì, aprile 7

Nokia N900 - Hackerbox

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Per la promozione del nuovo N900, Nokia ha puntato sulla capacità di generare buzz da parte dei principali influenzatori della rete.
Così, i 10 più fortunati influential open source advocates, si sono visti recapitare un misterioso cubo dotato di un originalissimo sistema di "unboxing".


Fonte: Brainstorm9

lunedì, maggio 25

Vendere con ironia

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La fenomenale vicenda della t-shirt della the mountain, ormai nota come three wolf moon, suggella l'importanza raggiunta dal consumatore nel determinare il successo, o meno, di un determinato prodotto.
Reperibile su Amazon, noto portale statunitense di commercio elettronico fondato da Jeff Bezos nel 1994, questa bizzarra maglia ha scatenato la nascita di una campagna pubblicitaria realizzata attraverso le spontanee, numerose e ironiche valutazioni degli utenti che si sono divertiti ad attribuirle poteri magici, come per esempio quello di attrarre le donne.
In poco tempo le vendite hanno registrato un'impennata paurosa, toccando la strepitosa media di 100 richieste all'ora.




Via

sabato, dicembre 27

Arriva la befana

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In occasione dell'epifania, Rubber Repubblic, agenzia specializzata in viral e buzz marketing, ha ideato per Blackberry un gioco-concorso. Per partecipare basta cliccare sull'immagine sottostante e aiutare la vecchietta a volare il più lontano possibile.

In palio ovviamente fantastici blackberry

martedì, novembre 11

L'importante è che se ne parli?

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Dopo "Stanno preparando un film sui campi di concentramento, la proporrò per il ruolo di kapò" indirizzata a Martin Schulz, arriva "Barack Obama? Giovane, bello e abbronzato" altra infelice e (a suo dire) umoristica affermazione del nostro amato/odiato premier che, oltre a scatenare un putiferio planetario di polemiche, ha determinato la nascita di not speaking in my name, un sito pregno di scuse e indignazione apertamente manifestate dai "dissociati".




Incidente di percorso o mossa studiata per generare buzz?

Via

giovedì, luglio 24

Tecniche di viral marketing

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Consapevolmente o inconsapevolmente, l'importante è che ne parlino.
Con questa frase è possibile riassumere l'obiettivo principale del viral marketing. Ecco alcune tecniche:

1) SEEDING: reclutamento di persone (blogger o gestori di forum) disposti a pubblicare link, video, news, etc.
2) INFILTRATION: individuati blog, forum, community ideali, si interviene pubblicando contenuti promozionali.
3) VIDEO: si effettua l'upload di video ad alto impatto emotivo/creativo per stimolare gli utenti a diffondere tale video.
4) PRODUCT SAMPLING: individuati blog, forum, community ideali, si spediscono campioni di prodotto per ottenere una recensione.
5) BUZZ AGENCIES/NETWORKS: si tratta di società che possiedono database di persone profilate per interessi a cui comunicare iniziative e news in anteprima con lo scopo di ottenere recensioni.
6) NETWORK LEVERAGE: utilizzo dei propri network o database per segnalare news, video, link.

tratto da internetpr

martedì, luglio 22

Stress in ufficio?

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Ci pensa actimel.
La classica videocamera a circuito chiuso riprende scene di dipendenti presi da raptus di follia.

Allo stress in ufficio è ispirato anche il singolare video del regista Timur Bekambetov utilizzato per la campagna virale di promozione di Wanted l'ultimo dei suoi film.

venerdì, luglio 11

Mosaico Arredamenti: effetto streisand

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Casualmente mi sono imbattuto in questa vicenda.
In pratica il signor Sergio Sarnari dal suo blog ha denunciato il pessimo servizio ricevuto dalla ditta Mosaico Arredamenti. In controtendenza con quello che sta accedendo nel rapporto azienda - consumatore, il sig. Andrea Rossetti, amministratore della Mosaico, anziché "coccolare" il consumatore deluso, ha pensato bene di denunciarlo per diffamazione chiedendo un risarcimento di € 400.000,00.
Ovviamente la notizia è esplosa in numerosissimi blog con un vero e proprio effetto streisand.
Cercare per credere cliccami.

Secondo me questa vicenda potrebbe essere o un caso anomalo di crisis management o una geniale trovata pubblicitaria.
La cosa che mi preme sottolineare è comunque la conferma dell'importanza assunta sia dal buzz, sia dalla brand advocacy.

giovedì, luglio 10

Buzz e Brand advocacy

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Non è una novità, il passaparola genera nuovi consumatori.

Dalle categorie di prezzo alto a quelle di prezzo più basso, la forza persuasiva del WOM si è imposta come la più remunerativa leva di marketing.

Tra le diverse forme, il buzz marketing è quello che sfrutta maggiormente il potenziale positivo del passaparola nel web. Essendo internet una conversazione in itinere, assume importanza per le aziende individuare il "ronzio" (buzz) che si crea attorno ai loro prodotti e/o ai loro brand e puntare alla sua amplificazione attraverso l'instaurazione di relazioni con gli utenti, rendendoli loro ambasciatori.

A tal proposito si parla di Brand Advocacy cioè di quell’atto spontaneo del consumatore di raccomandare un prodotto o un brand, influenzando le scelte di amici e parenti.

Ovviamente la Brand Advocacy necessità della preliminare individuazione dei migliori ambasciatori, cioè di quei consumatori maggiormente soddisfatti dalla brand promise.
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