Quella del Writing è una manifestazione sociale, culturale e artistica diffusa in tutto il mondo. Basata sull'espressione della propria creatività tramite interventi sul tessuto urbano, il fenomeno viene spesso associato ad atti di vandalismo come dimostra la campagna ideata dall'agenzia
Cooch Creative per arginare quello che evidentemente viene ritenuto un puro e semplice imbrattamento.
Il pay-off, sfruttando l'opportunità offerta dal "mezzo" utilizzato per veicolare la campagna, recita: Graffiti and your next stop could be jail
Succede anche in Italia
RispondiEliminaVenerdì prossimo in Consiglio dei Ministri sarà approvato il provvedimento che istituisce il reato penale per gli imbrattatori dei muri, i writers. Lo ha riferito Silvio Berlusconi nel suo intervento al Consiglio della Confcommercio.
Le proposte di legge presentate mirano ad aumentare le pene. Tra le proposte più 'severe' c'è sicuramente quella di cui è primo firmatario Brugger, che chiede la reclusione fino a 6 mesi e una multa da 500 a 1.500 euro per gli imbrattatori 'semplici'. Se poi la bomboletta spray si abbatte su edifici di interesse storico o artistico, allora il graffitaro rischia due anni di galera, una multa che può arrivare a 5mila euro e l'obbligo, anche in questo caso, di ripulire a proprie spese quanto deturpato.
Da repubblica.it
Questa la risposta, a mio avviso legittima, de writers
RispondiEliminahttp://www.corriere.it/cronache/08_ottobre_30/writers_graffiti_craighero_2ce58616-a694-11dd-9cb7-00144f02aabc.shtml