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venerdì, maggio 6

Accademia di Comunicazione - Open Day

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Sabato 14 maggio 2011 Accademia di Comunicazione invita a partecipare a una giornata dedicata al Marketing, alla Comunicazione, alla Grafica e alla Pubblicità.
Di seguito il programma previsto:
Maggiori informazioni sul sito e sulla pagina dell'evento.

mercoledì, novembre 4

Guinness - World

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E' arrivato il momento di rianimare il pianeta!
Bring it to life urla lo spot realizzato dall'agenzia Abbott Mead Vickers BBDO di Londra per Guinness.


Fonte: Ypsilon2

martedì, ottobre 27

Keep your leftovers alive

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Le frittelle Bisquick sono ideali per la preparazione di miracolose ricette, in grado di rianimare gli agonizzanti avanzi di cibo, finiti in quel gelido dimenticatoio chiamato frigo.
Di seguito lo spot tragicomico ideato dall'agenzia McCann di New York.



Fonte: Ypsilon2

sabato, marzo 28

Pubblicità e razzismo

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L'agenzia russa Voskhod ha realizzato per il brand Duet una campagna stampa che ha provocato una valanga di accuse di razzismo. Le ragioni sono chiaramente desumibili dal visual in cui, una una scritta “The Flavor of the Week - Black in White”, accompagna una caricatura di Barack Obama con alle spalle la Casa Bianca.
Superficiale ironia o azione ben congegnata?



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martedì, novembre 25

Pubblicità: inveramento postumo del marxismo o umanesimo immanentista?

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Leggo sul sole 24 ore un articolo interessante di Alessio Musio e Luigi Ballerini che cerco di riassumere.

Nel sentito comune, il senso della pubblicità consisterebbe nel vendere e nel convincere spettatori ubbidienti e non pensanti. Tra vendere e convincere si verrebbe a creare una sorta di identità dove vendere è convincere e convincere vuol dire vendere.
Secondo questa linea una pubblicità è tanto più efficace, quanto più riesce a far acquistare un prodotto che una mente lucida non comprerebbe mai.
A questo pensiero se ne contrappone un altro secondo cui, invece, la pubblicità è uno stimolo e, in quanto tale, fa pensare. E' come se l'emozione di un istante diventasse materiale da elaborare da parte della nostra mente, una sorta di sollecitazione a pensieri nuovi o rinnovati.
Per esempio, nel linguaggio quotidiano, spesso si paragonano, con intenti diversi, determinate situazioni all'immagine di quella famiglia di una nota pubblicità che da oltre vent'anni ripete con lo stesso tema, tanto da renderlo parte del nostro pensare un concetto come "la famiglia Mulino Bianco".

E' dunque lecito augurarsi una pubblicità che aiuti a vendere perchè capace di fare pensare?

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giovedì, novembre 20

Gli spot ipercalorici

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L'assenza di pubblicità dei fast food nella programmazione tv per l'infanzia, ridurrebbe il numero di bambini obesi. E' quanto emerge da uno studio condotto in America secondo cui gli effetti benefici sarebbero massimi nella fascia di età tra i 3 e gli 11 anni. L'effetto, secondo i ricercatori, sarebbe più evidente sui maschi che sulle femmine.

Intanto in Cina....



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mercoledì, luglio 23

Bepanthen pomata

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Contro le ustioni non c'è niente di meglio di Bepanthen. Porvare per credere.
Una campagna che, fondandosi su un umorismo nero.....direi bruciato, punta sicuramente a sorprendere e a far parlare del prodotto. D'altronde anche questa è una forma di W.O.M.

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