I Vote Silvio - Quando il testimonial è tutto un programma

Highlander Silvio ha trovato in questi giorni il supporto di alcuni celebri testimonial. La metaforica provocazione, andata in scena per le strade della capitale, è stata orchestrata da quel mattacchione di Shot.

The dream of Italians

Italian artistic duo Antonio Garullo and Mario Ottocento - who were also one of the first couples to enter into a same-sex marriage in the Netherlands in 2002 - have set up a shocking installation in the Palazzo Ferraioli, in the centre of the city. The installation consists of a life-sized silicon model of former Italian premier Silvio Berlusconi, apparently on his deathbed. The highly lifelike figure is on display from 30 May.

Entitled "Il sogno degli italiani", the work show presents Italy’s longest serving post-war prime minister in a glass coffin, in a state of apparent bliss. A broad smile stretches across his face. In his right hand, he clutches a copy of a campaign leaflet delivered to millions of Italian voters during the last election, while his left is shown to be resting on the undone flies of his trousers. He is dressed in a shirt and suit, with somewhat improbably Mickey Mouse slippers on his feet.

According to the artists, with this installation, which presents an effigy of ex-Italian leader in a way that echoes presentation of Christian saints, or leaders that were the subject of personality cults (such as Mao or Lenin), in order to underline the once esteemed place that Berlusconi once had in Italian politics, and his fall from it.

Source: Art Media Agency Via: Zeutch

La protesta del Trilussa

My Trastevere mette a segno una nuova azione. Dopo l'incursione musicale di Piazza Trilussa,  arriva la bendatura degli 80 busti del Gianicolo e delle statue di Trilussa e Gioachino Belli. Ad accompagnare il blitz una poesia a favore del recupero della cultura sul territorio.

Quale sarà il passo successivo?

‘A CURTURA

Sto qua ‘n piedi tra prati, vicoletti e mura,

e’n sacco de gente intorno che strilla e fa bordello.

L’argomenti? So’ er carcio e er Grande Fratello,

guardo e penso: “che fine ha fatto ‘a curtura?”

Nun vedi ‘n libro, ‘n poeta, ‘n musicante.

Stai qua annoiato e rischi quasi che t’abbiocchi,

che m’è venuta voja de bendamme l’occhi,

e la Roma de ‘na vorta è sempre più distante.

Ma c’è quarcuno che sta a piantà ‘n ber seme,

e so’ sicuro che quarcosa sta a succede.

Vojono riportà tra ‘a gente tutte l’arti ‘nsieme.

E’ My Trastevere, c’è scritto su sta benda nera.

C’è ‘n sito webbe, ma ched’è nun me lo chiede,

So solo che rivojo Roma, ma quella vera…

Fonte: Angela Pietronigro

Al lavoro per Roma, ogni giorno

Gli assessori Erich Priebke (politiche culturali), Anna Maria Franzoni (alla scuola, famiglia e infanzia), Valerio Fioravanti (ai trasporti e alla mobilità) e Piero Pacciani (alle politiche sociali) sono i testimonial di questa azione provocatoria, non ancora rivendicata, realizzata nella capitale ieri notte.
Chi si nasconderà dietro l'incomprensibile iniziativa?

La crociata anti-Religiolus

L'associazione ultra cattolica VeraLibertà ha lanciato un personale attacco alla campagna di Religiolus, il nuovo film di Larry Charles.

Questo il comunicato reperibile sul blog (sul quale vi invito a dare uno sguardo ai commenti)

"Dopo i manifesti pubblicitari dell'UAAR sugli autobus di Genova, un'altra minaccia alla fede giunge, dopo pochi giorni, dal mondo del cinema.
Una locandina ridicolizza in una sola immagine, in un'estrema sintesi, le tre religioni abramitiche, Cristianesimo, Ebraismo, Islam, nello scopo di promuovere un film in uscita nelle prossime settimane che ha come tema proprio la religione.
La rappresentazione più che ridicolizzante è oltraggiante, nei confronti delle massime figure “istituzionali” (rappresentate in veste di primati), nei confronti di tutti i credenti, e infine nei confronti dei valori che sottendono i rispettivi credi.
Possiamo solo supporre che il poster in questione sia solo una leggera anticipazione dei contenuti e dei toni della pellicola Religiolus.
Noi crediamo che un manifesto di questo tipo, sotto gli occhi di tutti, offenda molti. Chiediamo perciò innanzitutto l'abolizione della suddetta immagine. In secondo luogo, esortiamo le autorità competenti a vigilare sui contenuti della pellicola in oggetto per evitare che siano veicolati messaggi empi o amorali".

Ass. VeraLibertà

L'attacco si è concretizzato in azioni di adbusting sui manifesti pubblicitari sparsi per la Capitale e nella creazione di banner di supporto reperibili sempre sul blog.


Via