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lunedì, settembre 29

TV acronimo di Tedio Vetusto

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Sulla crisi della tv generalista i riflettori si sono definitavamente accesi. La povertà di contenuti e la reiterazione delle programmazioni stanno determinando la disaffezione di un pubblico sempre più indirizzato verso la possibilità di palinsesti personalizzati e più adeguati alle proprie attese.
Ad accorgersi di questa migrazione sono soprattutto le colonne portanti, la ragion d'essere della stessa tv: gli inserzionisti pubblicitari.
Da qualche anno le ricerche di Nielsen Media Research attestano lievi ma emblematiche flessioni degli investimenti su tale mezzo. Attenzione quando parlo di flessioni, non voglio dire che le percentuali di investimento fanno registrare un segno negativo, quanto piuttosto che, a differenza di qualche anno fa, queste percentuali positive si sono notevolmente abbassate. A nutrirsi di una buona parte di investimenti sono oggi anche altri media, altre modalità di "avvicinamento". Il web, la tv satellitare, la pay per view, gli eventi, il guerrilla marketing, sostenuti da consumatori tecnologicamente e socialmente modificati, hanno iniziato, con buoni risultati, il loro attacco al potere (mediatico).

Questo post prende spunto dalle dichiarazioni fatte, sul palco di O'Scià, da Rosario Tindaro, in arte Fiorello, il quale, davanti a 10.000 persone ha dichiarato: "ci vorrebbe una legge che proibisca di ripetere più di tre volte la stessa trasmissione. Non se ne può più. Ormai si è arrivati a fare dodici, tredici e chissà più quante volte lo stesso programma".

martedì, settembre 16

Gli investimenti pubblicitari a luglio 2008

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Gli investimenti pubblicitari del periodo gennaio-luglio 2008 hanno raggiunto i 5.239 milioni con un incremento del +0,5% sul corrispondente periodo dell’anno scorso. La variazione di luglio 2008 su luglio 2007 è però del -3,7%.
Considerando l’andamento a livello di settori, da gennaio si registra un trend positivo per Telecomunicazioni (+4,9%) e Abbigliamento (+10,7%) e negativo per Bevande/Alcoolici (-4,9%), Finanza/Assicurazioni (-7,2%), Media/Editoria (-3,5), Auto (-1,3%) e Alimentari (-0,5%).
I Top Spender del periodo sono, nell’ordine: Unilever, Vodafone, Wind, Ferrero, TIM, P&G, Volkswagen, Fiat Div.Fiat Auto, Barilla, L’Oreal, Saipo.

L’analisi per mezzo evidenzia sul progressivo a luglio 2008 una leggera crescita della Televisione (+1,5%) e un rallentamento della Stampa (-3,4%). In particolare, i Quotidiani a pagamento registrano il -3,6%, con la Commerciale Nazionale a -7,4%, la Locale a +3,5% e la Rubricata/Di Servizio a -2,3%. Sui Quotidiani sono in forte calo gli investimenti delle Automobili (-18,3%) e della Finanza/Assicurazioni (-16,8%), mentre continua il trend positivo dell’Abbigliamento (+23,7%). I Periodici sono in flessione del -3,2%, con un deciso rallentamento soprattutto nel mese di luglio 2008. Tra i settori, cresce l’Abbigliamento (+7,1%), ma diminuiscono Cura Persona (-10,5%), Abitazione (-3,3%) e Alimentari (-9,7%).
La Radio da inizio anno cresce del +5,1% e raggiunge i 306 milioni. L’Outdoor si assesta sul +1,0%, mentre il Cinema è a -15,5%. Internet ha un incremento del +20,7% sul periodo cumulato, ma del +7,6% sul mese. La raccolta sulle Cartoline pubblicitarie è di 4,3 milioni contro i 4,1 milioni del 2007 (+5,4%).
Si aggiungono al mercato fin qui analizzato gli investimenti pubblicitari sui Quotidiani Free/Pay Press e sulle Tv satellitari. Per City, Leggo, Metro, 24 Minuti ed EPolis la raccolta complessiva è di circa 86 milioni. Per i canali Sky Sport 1, Sky Cinema 1, Sky Cinema 3, Sky Tg 24, Fox, Fox Life, Fox Crime e National Geographic è di 53,6 milioni.

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