La fenomenale vicenda della t-shirt della the mountain, ormai nota come three wolf moon, suggella l'importanza raggiunta dal consumatore nel determinare il successo, o meno, di un determinato prodotto.
Reperibile su Amazon, noto portale statunitense di commercio elettronico fondato da Jeff Bezos nel 1994, questa bizzarra maglia ha scatenato la nascita di una campagna pubblicitaria realizzata attraverso le spontanee, numerose e ironiche valutazioni degli utenti che si sono divertiti ad attribuirle poteri magici, come per esempio quello di attrarre le donne.
In poco tempo le vendite hanno registrato un'impennata paurosa, toccando la strepitosa media di 100 richieste all'ora.
Via
Visualizzazione post con etichetta WOM. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta WOM. Mostra tutti i post
lunedì, maggio 25
martedì, novembre 11
L'importante è che se ne parli?
scritto da
Viralmente
0
commenti
Dopo "Stanno preparando un film sui campi di concentramento, la proporrò per il ruolo di kapò" indirizzata a Martin Schulz, arriva "Barack Obama? Giovane, bello e abbronzato" altra infelice e (a suo dire) umoristica affermazione del nostro amato/odiato premier che, oltre a scatenare un putiferio planetario di polemiche, ha determinato la nascita di not speaking in my name, un sito pregno di scuse e indignazione apertamente manifestate dai "dissociati".
Incidente di percorso o mossa studiata per generare buzz?
Via
Incidente di percorso o mossa studiata per generare buzz?
Via
giovedì, luglio 24
Tecniche di viral marketing
scritto da
Viralmente
2
commenti
Consapevolmente o inconsapevolmente, l'importante è che ne parlino.
Con questa frase è possibile riassumere l'obiettivo principale del viral marketing. Ecco alcune tecniche:
1) SEEDING: reclutamento di persone (blogger o gestori di forum) disposti a pubblicare link, video, news, etc.
2) INFILTRATION: individuati blog, forum, community ideali, si interviene pubblicando contenuti promozionali.
3) VIDEO: si effettua l'upload di video ad alto impatto emotivo/creativo per stimolare gli utenti a diffondere tale video.
4) PRODUCT SAMPLING: individuati blog, forum, community ideali, si spediscono campioni di prodotto per ottenere una recensione.
5) BUZZ AGENCIES/NETWORKS: si tratta di società che possiedono database di persone profilate per interessi a cui comunicare iniziative e news in anteprima con lo scopo di ottenere recensioni.
6) NETWORK LEVERAGE: utilizzo dei propri network o database per segnalare news, video, link.
tratto da internetpr
Con questa frase è possibile riassumere l'obiettivo principale del viral marketing. Ecco alcune tecniche:
1) SEEDING: reclutamento di persone (blogger o gestori di forum) disposti a pubblicare link, video, news, etc.
2) INFILTRATION: individuati blog, forum, community ideali, si interviene pubblicando contenuti promozionali.
3) VIDEO: si effettua l'upload di video ad alto impatto emotivo/creativo per stimolare gli utenti a diffondere tale video.
4) PRODUCT SAMPLING: individuati blog, forum, community ideali, si spediscono campioni di prodotto per ottenere una recensione.
5) BUZZ AGENCIES/NETWORKS: si tratta di società che possiedono database di persone profilate per interessi a cui comunicare iniziative e news in anteprima con lo scopo di ottenere recensioni.
6) NETWORK LEVERAGE: utilizzo dei propri network o database per segnalare news, video, link.
tratto da internetpr
mercoledì, luglio 23
Bepanthen pomata
scritto da
Viralmente
0
commenti
Contro le ustioni non c'è niente di meglio di Bepanthen. Porvare per credere.
Una campagna che, fondandosi su un umorismo nero.....direi bruciato, punta sicuramente a sorprendere e a far parlare del prodotto. D'altronde anche questa è una forma di W.O.M.
via
Una campagna che, fondandosi su un umorismo nero.....direi bruciato, punta sicuramente a sorprendere e a far parlare del prodotto. D'altronde anche questa è una forma di W.O.M.
via
giovedì, luglio 10
Buzz e Brand advocacy
scritto da
Viralmente
0
commenti
Non è una novità, il passaparola genera nuovi consumatori.
Dalle categorie di prezzo alto a quelle di prezzo più basso, la forza persuasiva del WOM si è imposta come la più remunerativa leva di marketing.
Tra le diverse forme, il buzz marketing è quello che sfrutta maggiormente il potenziale positivo del passaparola nel web. Essendo internet una conversazione in itinere, assume importanza per le aziende individuare il "ronzio" (buzz) che si crea attorno ai loro prodotti e/o ai loro brand e puntare alla sua amplificazione attraverso l'instaurazione di relazioni con gli utenti, rendendoli loro ambasciatori.
A tal proposito si parla di Brand Advocacy cioè di quell’atto spontaneo del consumatore di raccomandare un prodotto o un brand, influenzando le scelte di amici e parenti.
Ovviamente la Brand Advocacy necessità della preliminare individuazione dei migliori ambasciatori, cioè di quei consumatori maggiormente soddisfatti dalla brand promise.
Dalle categorie di prezzo alto a quelle di prezzo più basso, la forza persuasiva del WOM si è imposta come la più remunerativa leva di marketing.
Tra le diverse forme, il buzz marketing è quello che sfrutta maggiormente il potenziale positivo del passaparola nel web. Essendo internet una conversazione in itinere, assume importanza per le aziende individuare il "ronzio" (buzz) che si crea attorno ai loro prodotti e/o ai loro brand e puntare alla sua amplificazione attraverso l'instaurazione di relazioni con gli utenti, rendendoli loro ambasciatori.
A tal proposito si parla di Brand Advocacy cioè di quell’atto spontaneo del consumatore di raccomandare un prodotto o un brand, influenzando le scelte di amici e parenti.
Ovviamente la Brand Advocacy necessità della preliminare individuazione dei migliori ambasciatori, cioè di quei consumatori maggiormente soddisfatti dalla brand promise.
Iscriviti a:
Post (Atom)