Approfittando del World Consumer Rights Day, il proprietario di una Lamborghini Gallardo L140 luxury ha pensato di manifestare il malcontento nutrito nei confronti del servizio di assistenza, attraverso questo emblematico e costoso gesto.
Fonte: PhotoBlog
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mercoledì, marzo 16
venerdì, maggio 21
Viral Video Falstival
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Dal 30 maggio al 3 giugno l'enoteca Altotasso di Bologna ospiterà il primo festival italiano dedicato all'affascinante mondo dei video virali. L'evento, organizzato dall’Associazione culturale MOMA, ha l'obiettivo di favorire lo sviluppo della creatività giovanile nel settore della comunicazione audiovisiva e aprire uno spazio di riflessione sulle nuove realtà del web 2.0.
Durante le serate del festival verranno proiettate tutte le opere con tema aspettativa, dubbio, verità, partecipanti al concorso indetto da Viral Video Falstival, conclusosi lo scorso 20 maggio.
Nella serata finale, una giuria d'eccezione composta da Claudio Bisoni (docente Dams, Università Bologna), Ginetto Campanini (regista e produttore), Anna Di Martino (Direttrice Visioni Italiane), Marco Ferreri (presidente Moma), Renato Francisci (Direttore Il Corto.eu), Alex Orlowski (regista), Diego Perrano (G-com) e Emanuela Zaccone (Ninjamarketing), assegnerà i premi al miglior video virale e ai migliori video per ogni categoria.
L’autore del miglior video virale si aggiudicherà 1.000 euro in materiale audiovisivo. Il miglior video di ogni categoria andrà invece a costituire un’antologia dal titolo L'arte del paradosso che parteciperà ai concorsi Visioni Italiane (promosso dalla Cineteca di Bologna) e ilcorto.it Festa Internazionale di Roma.
Anche il pubblico potrà votare il proprio video virale preferito, offrendo al vincitore l’opportunità di accedere al workshop sulla creazione di video virali tenuto da Alex Orlowski.
La giuria popolare parteciperà, a sua volta, al concorso Click&Win, che mette in palio una videocamera Digital Harinezumi 2.
Per maggiori dettagli clicca qui.
Durante le serate del festival verranno proiettate tutte le opere con tema aspettativa, dubbio, verità, partecipanti al concorso indetto da Viral Video Falstival, conclusosi lo scorso 20 maggio.
Nella serata finale, una giuria d'eccezione composta da Claudio Bisoni (docente Dams, Università Bologna), Ginetto Campanini (regista e produttore), Anna Di Martino (Direttrice Visioni Italiane), Marco Ferreri (presidente Moma), Renato Francisci (Direttore Il Corto.eu), Alex Orlowski (regista), Diego Perrano (G-com) e Emanuela Zaccone (Ninjamarketing), assegnerà i premi al miglior video virale e ai migliori video per ogni categoria.
L’autore del miglior video virale si aggiudicherà 1.000 euro in materiale audiovisivo. Il miglior video di ogni categoria andrà invece a costituire un’antologia dal titolo L'arte del paradosso che parteciperà ai concorsi Visioni Italiane (promosso dalla Cineteca di Bologna) e ilcorto.it Festa Internazionale di Roma.
Anche il pubblico potrà votare il proprio video virale preferito, offrendo al vincitore l’opportunità di accedere al workshop sulla creazione di video virali tenuto da Alex Orlowski.
La giuria popolare parteciperà, a sua volta, al concorso Click&Win, che mette in palio una videocamera Digital Harinezumi 2.
Per maggiori dettagli clicca qui.
sabato, marzo 20
Corporate Blog Italia
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Davide Basile ha lanciato in questi giorni Corporate Blog Italia, una directory che si propone di recensire, previa attenta analisi, le eccellenze del panorama italiano del corporate blogging.
Sicuramente una lodevole iniziativa che si candida a diventare un punto di riferimento per tutte quelle aziende in via di "umanizzazione".
Fonte: Kawakumi
Sicuramente una lodevole iniziativa che si candida a diventare un punto di riferimento per tutte quelle aziende in via di "umanizzazione".
Fonte: Kawakumi
domenica, ottobre 18
lunedì, maggio 25
Vendere con ironia
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La fenomenale vicenda della t-shirt della the mountain, ormai nota come three wolf moon, suggella l'importanza raggiunta dal consumatore nel determinare il successo, o meno, di un determinato prodotto.
Reperibile su Amazon, noto portale statunitense di commercio elettronico fondato da Jeff Bezos nel 1994, questa bizzarra maglia ha scatenato la nascita di una campagna pubblicitaria realizzata attraverso le spontanee, numerose e ironiche valutazioni degli utenti che si sono divertiti ad attribuirle poteri magici, come per esempio quello di attrarre le donne.
In poco tempo le vendite hanno registrato un'impennata paurosa, toccando la strepitosa media di 100 richieste all'ora.
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Reperibile su Amazon, noto portale statunitense di commercio elettronico fondato da Jeff Bezos nel 1994, questa bizzarra maglia ha scatenato la nascita di una campagna pubblicitaria realizzata attraverso le spontanee, numerose e ironiche valutazioni degli utenti che si sono divertiti ad attribuirle poteri magici, come per esempio quello di attrarre le donne.
In poco tempo le vendite hanno registrato un'impennata paurosa, toccando la strepitosa media di 100 richieste all'ora.
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sabato, febbraio 7
Il Web è orizzontale
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In attesa che il "non convenzionale" torni a sfamare la cupidigia di news, ho dato una sbirciata all'attuale situazione del web grazie a un interessante articolo di Federico Cella, pubblicato su corriere.it, che riassume i cambiamenti in corso nelle abitudini di fruizione della rete da parte degli italiani.
Ecco la mia sintesi
L'uso della posta elettronica si è ridimensionato a vantaggio dei siti di community. Nella Top 10 delle categorie di siti più visitati rientrano i "tool di ricerca", gli stranoti user generated content, come Wikipedia e Yahoo! Answers.
Nella classifica per categorie entrano per la prima volta anche i siti di vendita on-line, soprattutto le aste al ribasso come Bidoo.com e AsteClick.
Il fenomeno "video sharing" (uno per tutti YouTube) passa dal 43 al 54% della penetrazione sugli utenti attivi in rete. Buone anche le performance per i siti di suonerie e giochi per il cellulare, di giochi on-line e di social network.
Il dominatore incontrastato è ovviamente FaceBook, passato dal 2% di visite del totale degli utenti nel 2007 a quasi il 45% nel 2008.
Ecco la mia sintesi
L'uso della posta elettronica si è ridimensionato a vantaggio dei siti di community. Nella Top 10 delle categorie di siti più visitati rientrano i "tool di ricerca", gli stranoti user generated content, come Wikipedia e Yahoo! Answers.
Nella classifica per categorie entrano per la prima volta anche i siti di vendita on-line, soprattutto le aste al ribasso come Bidoo.com e AsteClick.
Il fenomeno "video sharing" (uno per tutti YouTube) passa dal 43 al 54% della penetrazione sugli utenti attivi in rete. Buone anche le performance per i siti di suonerie e giochi per il cellulare, di giochi on-line e di social network.
Il dominatore incontrastato è ovviamente FaceBook, passato dal 2% di visite del totale degli utenti nel 2007 a quasi il 45% nel 2008.
martedì, dicembre 2
Web 2.0 e baraccopoli
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Filippo Minelli, in un mondo sempre più 2.0, ci ricorda, con le sue opere, che la realtà è profondamente lontana dalla idealizzazione che abbiamo di essa.
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mercoledì, settembre 24
Opinion-line
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La Rete sta progressivamente cambiando le dinamiche attraverso le quali ognuno di noi crea le proprie convinzioni.
Universal McCann ha svolto la propria ricerca sulla base di un ampio campione statistico costituito da 17.000 utenti attivi della Rete in 29 paesi. I dati raccolti sono stati poi analizzati e armonizzati tra loro, fornendo una visione di insieme sufficientemente affidabile sulle nuove dinamiche di influenza online. Secondo lo studio, rispetto a un tempo le modalità attraverso le quali ci si crea un'opinione sono considerevolmente cambiate nel corso degli ultimi anni, specialmente per chi utilizza con assiduità la Rete. Ogni utente, infatti, ripone ora molta più fiducia anche negli sconosciuti con cui entra in contatto online. Tale dinamica è reciproca e rende praticamente tutti gli utenti influenzabili dagli altri utenti sul Web.
La progressiva diffusione dei social media ha favorito questo processo, portando alla luce un numero crescente di creatori di contenuti e conseguentemente di opinioni. Il trend di crescita dei principali sistemi di comunicazione sociale online, dai blog ai siti di video sharing passando per i social network, è la dimostrazione lampante del progressivo allargamento della "base" della rete su cui si fonda la moderna costruzione delle idee e delle opinioni. Secondo la ricerca di Universal McCann, attraverso il Web, il 34% degli utenti sui social network si scambiano principalmente opinioni sulla musica, il 31% scrive un blog direttamente all'interno del proprio profilo mentre il 10% pubblicizza la propria band.
Attraverso i social network gli utenti non condividono solamente opinioni dirette, ma anche materiali multimediali che indirettamente testimoniano i loro gusti. Sotto quest'ottica assumono una notevole rilevanza i dati sui documenti condivisi attraverso i network sociali: il 55% degli utenti condivide fotografie, il 22% video e il 23% programmi e software. Dinamiche simili a quelle dei social network avvengono anche sui blog, dove la condivisione di gusti, opinioni e preferenze riveste un ruolo centrale nell'attività della grande maggioranza dei blogger. Oltre a raccomandare siti Web (32%), molti utenti scrivono le loro impressioni sulla musica, sui prodotti acquistati e sulle loro marche preferite. Questo insieme di pareri, consigli e opinioni costituisce una mole senza precedenti di informazioni per i consumatori, che non a caso basano sempre di più sul passaparola i loro acquisti.
Attraverso i blog, i social network, i sistemi di messaggistica istantanea e le email, gli utenti estendono costantemente la loro rete di conoscenze online, venendo così a contatto quotidianamente con nuove opinioni con cui confrontarsi. Universal McCann sottolinea come la costante crescita dei social network costituisca uno dei nuovi fulcri attraverso i quali gli internauti stringono nuove amicizie e condividono le loro idee e i loro gusti personali. Circa il 42% degli intervistati ha infatti dichiarato di utilizzare i portali sociali per fare nuove conoscenze attraverso la Rete.
Mediamente, il 44% degli utenti condivide attraverso i sistemi di messaggistica istantanea la propria opinione su un prodotto almeno una volta al mese, segue l'email con il 42%, il 30% attraverso i blog e il 27% tramite il proprio profilo sui social network. Le motivazioni che spingono un internauta a condividere la propria opinione online sui prodotti sono naturalmente molteplici. Il motivo principale è legato alla buona o pessima esperienza avuta con un determinato prodotto, tale da volerla condividere con i propri amici e lettori; seguono la qualità del prodotto, la ricezione di un campione gratuito e la fama della marca.
Il report di Universal McCann analizza, inoltre, le strategie utilizzate dagli utenti per accedere alle opinioni online. La maggior parte degli internauti utilizza i tradizionali motori di ricerca per rintracciare le informazioni desiderate, che possono poi essere ritrovate sui social media, oppure fa direttamente riferimento al sito web del produttore del bene ricercato. Il confronto diretto con i propri contatti online costituisce, tuttavia, una delle vie sempre più praticate dagli utenti, alla ricerca di giudizi sufficientemente obiettivi e non di parte. Le informazioni maggiormente condivise interessano particolari categorie merceologiche come cibo, bevande, musica, film, libri, servizi delle compagnie telefoniche e tecnologia a livello consumer.
A causa della natura apolide della Rete e delle numerose variabili in campo, risulta difficile stilare un profilo completo ed esaustivo delle tipologie di utenti in grado di creare opinione online. In linea di massima, si tratta comunque di individui di sesso maschile con una età compresa tra 25 e 34 anni, generalmente con un alto grado di istruzione e un impiego dirigenziale. Segue la fascia di età compresa tra i 16 e i 24 anni, mentre dai 35 anni la capacità di creare opinione intorno a beni e servizi sembra progressivamente scemare, specialmente tra gli individui con un basso grado di istruzione e poca carriera lavorativa alle spalle.
Il profilo tracciato da Universal McCann ricalca abbastanza fedelmente il prototipo dell'utente molto attivo, curioso di sperimentare e scoprire nuovi prodotti e pronto a mettersi in gioco in prima persona per confrontare le sue opinioni con quelle di amici, lettori e conoscenze online. Gli individui rispondenti a questo profilo si sono dichiarati molto socievoli, felici di frequentare spesso amici e fare nuove conoscenze, interessati alla carriera e ad avere un ruolo diventando un punto di riferimento per gli altri. Una percezione di sé che spesso si ritrova nei loro spazi online, dove condividono le loro esperienze e provano a creare opinione attraverso post sui blog, interventi nei forum, segnalazioni sui social network, l'upload di filmati e la creazione di podcast.
L'indagine statistica di Universal McCann descrive una realtà sensibilmente diversa da quella di pochi anni fa. La progressiva pervasività della Rete e il considerevole aumento di occasioni in cui rimanere in contatto con amici e conoscenze online sembrano aver reso alcuni aspetti della società maggiormente trasparenti. Il passaparola sul Web e lo scambio di opinioni su beni e servizi colloca le aziende in una posizione sempre più esposta, in cui le tradizionali metodologie di marketing potrebbero presto rivelarsi insufficienti per fare breccia nel cuore dei consumatori. Secondo la ricerca, le società dovranno essere in grado di ritagliarsi un nuovo ruolo all'interno delle dinamiche sociali online, divenendo parte integrante del flusso informativo parcellizzato dei singoli utenti e stimolando nuove forme di promozione dal basso verso l'alto.
La capacità di fare opinione non si limita, naturalmente, ai soli prodotti o beni di una azienda, ma anche ad altri temi importanti come la politica. Su ciò che determina le condizioni di vita, le opportunità e il futuro dei cittadini, ci si confronta molto spesso in Rete non solo attraverso i canali ufficiali di informazione, ma anche tramite il confronto diretto tra amici e contatti online. In questa dinamica il ruolo degli utenti maggiormente influenti può davvero fare la differenza, spostando il consenso di molte persone attraverso il rodato meccanismo del passaparola. Lo sanno bene gli strateghi elettorali impegnati in questi mesi nella complessa campagna elettorale per le presidenziali statunitensi.
Segnando una strada che sarà probabilmente seguita presto dalle aziende per le loro nuove strategie di marketing, i team di Barack Obama e John McCain hanno puntato molto sulla Rete, cercando di coinvolgere il più possibile gli utenti con iniziative online, blog e aree di discussione per sfruttare le potenzialità dei creatori di opinione dal basso. Intorno a questi soggetti si sono sviluppate nuove reti sociali, unite dal medesimo mezzo di comunicazione, in costante espansione e in grado di influenzare in molti casi anche i media tradizionali. E proprio le prime saltuarie inversioni del tradizionale flusso da broadcaster a social media rafforzano l'idea di un nuovo cambiamento nei processi comunicativi, che vede ancora una volta il Web al centro del fenomeno.
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Italiani, popolo di internauti
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Nel 2008 si registrano oltre 8 milioni di utenti attivi su internet, individui che pubblicano e commentano su blog e social network, hanno delle pagine web personali, scrivono su forum, usano feed rss e aggiungono tag alle pagine web o alle foto.
Questi dati sono emersi da una ricerca de laFeltrinelli.it, negozio online di libri, CD e DVD. Il quadro che compare è che su 24,3 milioni di navigatori in internet (41% della popolazione), 3,4 milioni possiede un blog come Splinder o Blogger, mentre gli iscritti ai social network sarebbero 4,7 milioni. Circa un terzo delle persone che si connette a internet utilizza dunque i social network.
Ma nonostante il sorpasso a livello mondiale di Facebook su MySpace, con 132 milioni di visite uniche contro 117 registrate nel mese di giugno, gli italiani continuano ancora a preferire il noto sito musicale e i blog.
La top four dei social network in Italia mostra infatti MySpace in cima alle preferenze con il 59,5% degli iscritti (2,7 milioni di utenti), Facebook segue invece al 19,5% (900 mila utenti), LinkedIn, la community professionale, al 7,7% (300mila), infine, seguono gli altri network, come FlickR, Anobii e Badoo, che insieme totalizzano il 13,3% (625 mila persone).
I blog invece, concepiti come siti internet e non come “social”, e gestiti in modo autonomo dagli utenti come una sorta di diario personale, sono stati attivati da 3,4 milioni di italiani, raggiungendo quasi il 14% del totale dei navigatori in rete.
Il web 2.0 è un fenomeno che in Italia interessa maggiormente la fascia di età compresa tra i 18 e i 44 anni, gli uomini rappresentano il 59% dei social networkers, mentre le donne il 41%.
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Questi dati sono emersi da una ricerca de laFeltrinelli.it, negozio online di libri, CD e DVD. Il quadro che compare è che su 24,3 milioni di navigatori in internet (41% della popolazione), 3,4 milioni possiede un blog come Splinder o Blogger, mentre gli iscritti ai social network sarebbero 4,7 milioni. Circa un terzo delle persone che si connette a internet utilizza dunque i social network.
Ma nonostante il sorpasso a livello mondiale di Facebook su MySpace, con 132 milioni di visite uniche contro 117 registrate nel mese di giugno, gli italiani continuano ancora a preferire il noto sito musicale e i blog.
La top four dei social network in Italia mostra infatti MySpace in cima alle preferenze con il 59,5% degli iscritti (2,7 milioni di utenti), Facebook segue invece al 19,5% (900 mila utenti), LinkedIn, la community professionale, al 7,7% (300mila), infine, seguono gli altri network, come FlickR, Anobii e Badoo, che insieme totalizzano il 13,3% (625 mila persone).
I blog invece, concepiti come siti internet e non come “social”, e gestiti in modo autonomo dagli utenti come una sorta di diario personale, sono stati attivati da 3,4 milioni di italiani, raggiungendo quasi il 14% del totale dei navigatori in rete.
Il web 2.0 è un fenomeno che in Italia interessa maggiormente la fascia di età compresa tra i 18 e i 44 anni, gli uomini rappresentano il 59% dei social networkers, mentre le donne il 41%.
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giovedì, luglio 10
vodafone lab
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Il web 2.0 ha modificato le esigenze delle persone, rivoluzionando il modo di comunicare. Da qui l’idea di Vodafone di creare una nuova piattaforma di dialogo lab.vodafone
Vodafone lab e’ un laboratorio di idee on-line, un luogo in cui discutere e scambiarsi opinioni sugli argomenti più interessanti del mondo tecnologico e toccare con mano tutte le più importanti novità di questo mercato in continua evoluzione.
In quest’ottica, il vodafone lab apre agli utenti con un importante concorso che non solo permette di vincere l’iPhone, ma offre anche la possibilità ai vincitori di vestire i panni di redattore del vodafone lab per condividere con tutti gli altri utilizzatori l’esperienza e la conoscenza derivanti dall’utilizzo del telefonino. Per partecipare al concorso, basta rispondere in maniera esatta alle 5 domande che saranno pubblicate in questi giorni nel lab. Tutte le risposte possono essere cercate all’interno del lab, nella sezione wiki.
Vodafone lab è un ambiente aperto, suddiviso in 3 macro aree: Blog, Forum e Wiki.
Fonte Spotandweb
Vodafone lab e’ un laboratorio di idee on-line, un luogo in cui discutere e scambiarsi opinioni sugli argomenti più interessanti del mondo tecnologico e toccare con mano tutte le più importanti novità di questo mercato in continua evoluzione.
In quest’ottica, il vodafone lab apre agli utenti con un importante concorso che non solo permette di vincere l’iPhone, ma offre anche la possibilità ai vincitori di vestire i panni di redattore del vodafone lab per condividere con tutti gli altri utilizzatori l’esperienza e la conoscenza derivanti dall’utilizzo del telefonino. Per partecipare al concorso, basta rispondere in maniera esatta alle 5 domande che saranno pubblicate in questi giorni nel lab. Tutte le risposte possono essere cercate all’interno del lab, nella sezione wiki.
Vodafone lab è un ambiente aperto, suddiviso in 3 macro aree: Blog, Forum e Wiki.
Fonte Spotandweb
Adesso basta !
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Quante volte mi hai imposto il tuo volere?
Quante volte hai interrotto le mie serate entrando con violenza in casa mia?
Quante volte mi hai dato la possibilità di parlarti?
Adesso basta! Se mi vuoi, cercami, ma attenzione, ho il dono dell'ubiquità!
un consumatore
Quante volte hai interrotto le mie serate entrando con violenza in casa mia?
Quante volte mi hai dato la possibilità di parlarti?
Adesso basta! Se mi vuoi, cercami, ma attenzione, ho il dono dell'ubiquità!
un consumatore
mezzi, comunicazione e consumatori
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Prendo spunto da uno stralcio di articolo per commentare quello che sta accadendo nel mondo della comunicazione.
"Il piccolo schermo - commenta a Pubblicità Italia Today Luigi Pincelli, responsabile advertising e communication di Vodafone Italia - continua per noi a rappresentare un investimento imprescindibile. Avendo un target di oltre 30 milioni di clienti, la pubblicità televisiva ci consente di mantenere una share of mind significativa e impattante. Contemporaneamente stiamo dando sempre più rilevanza a forme di comunicazione alternativa, non a caso quest’anno abbiamo integrato nel nostro portafoglio di agenzie Universal McCann con Unconventional Media. Stiamo pensando a progetti on line, viral, azioni di guerrilla, ed eventi estivi come Music Zero Limits con concerti in tutta Italia".
Le parole del Sig. Pincelli dimostrano chiaramente che:
- che la tv resta, per il momento, l'unico medium in grado di garantire la massima visibilità;
- che l'atteggiamento delle aziende nei confronti dei consumatori sta assumendo nuove fisionomie. Nuove modalità di contatto renderanno paleolitica la già vecchia comunicazione unidirezionale concepita per bombardare, ai fini di un'adeguata brand awareness, il target.
Oggi il consumatore è cambiato, è diventato il veicolo principale della comunicazione delle aziende: è lui che ne parla e ne consiglia l'acquisto di prodotti e servizi
"Il piccolo schermo - commenta a Pubblicità Italia Today Luigi Pincelli, responsabile advertising e communication di Vodafone Italia - continua per noi a rappresentare un investimento imprescindibile. Avendo un target di oltre 30 milioni di clienti, la pubblicità televisiva ci consente di mantenere una share of mind significativa e impattante. Contemporaneamente stiamo dando sempre più rilevanza a forme di comunicazione alternativa, non a caso quest’anno abbiamo integrato nel nostro portafoglio di agenzie Universal McCann con Unconventional Media. Stiamo pensando a progetti on line, viral, azioni di guerrilla, ed eventi estivi come Music Zero Limits con concerti in tutta Italia".
Le parole del Sig. Pincelli dimostrano chiaramente che:
- che la tv resta, per il momento, l'unico medium in grado di garantire la massima visibilità;
- che l'atteggiamento delle aziende nei confronti dei consumatori sta assumendo nuove fisionomie. Nuove modalità di contatto renderanno paleolitica la già vecchia comunicazione unidirezionale concepita per bombardare, ai fini di un'adeguata brand awareness, il target.
Oggi il consumatore è cambiato, è diventato il veicolo principale della comunicazione delle aziende: è lui che ne parla e ne consiglia l'acquisto di prodotti e servizi
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